MONTAGNA
In Italia c'è una montagna spaccata
Il complesso della Montagna spaccata di Gaeta (provincia di Latina) si incastona nel contesto di tre fenditure della roccia. Segue una scalinata di 35 gradini, che conduce alla profonda, suggestiva fenditura centrale, che, secondo la tradizione cristiana, si sarebbe formata alla morte di Cristo. Nel complesso sono presenti anche un santuario e la grotta del turco, la cui mano sarebbe impressa anche sulla roccia della Montagna spaccata. La straordinaria bellezza del luogo e la suggestiva atmosfera hanno reso internazionale la sua fama, tanto d'essere meta di continui pellegrinaggi per i fedeli.
La Montagna spaccata di Gaeta
La Montagna spaccata si trova a Gaeta, in provincia di Latina. È un luogo di fama internazionale e meta di pellegrinaggi per i fedeli. Il complesso si incastona nel contesto di tre fenditure della roccia. Segue una scalinata di 35 gradini, che conduce alla profonda, suggestiva fenditura centrale, che, secondo la tradizione cristiana, si sarebbe formata alla morte di Cristo.
La grotta del Turco
Il percorso prevede anche la visita della suggestiva grotta del Turco. Oggi non è più possibile scendere tutte le scale che conducono ad essa ma ci si ferma a metà strada, su un belvedere.
La mano del Turco
Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, è possibile notare sulla parete di destra un distico latino con a fianco la cosiddetta "Mano del Turco", la forma di una mano (le cinque dita nella roccia) che, secondo la leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un marinaio turco miscredente si era appoggiato alla roccia che miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione.
Panorama spettacolare sul golfo
La Montagna spaccata ha anche un belvedere sul mare, con vista da togliere il fiato. Il complesso può essere ammirato anche arrivando via mare, godendo così di una prospettiva impossibile da ammirare in altro modo.
Miti, leggende e storia della grotta del Turco
Non è da escludere che nella grotta del Turco, durante il Medioevo, siano approdate navi di pirati saraceni che trovavano rifugio tra le fenditure di questo strategico promontorio.