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Cinque cose che forse non sai sulla fontana di Trevi a Roma

La fontana di Trevi è la più grande fra le celebri fontane di Roma, costruita sulla facciata di Palazzo Poli dall’architetto Nicola Salvi. Cominciata nel 1732, la celebre fontana venne inaugurata più di 30 anni dopo, nel 1762.

Nel corso dei secoli divenne una tappa obbligata per tutti i turisti, e non solo, che attraversavano la capitale. La sua popolarità crebbe a tal punto che, al giorno d'oggi, risulta essere non solo, probabilmente, la fontana più famosa al mondo, ma anche una delle attrazioni più visitate tra i turisti.

Celebre la tradizione di lanciare monetine nella fontana come simbolo di buon augurio, esistono però varie storie su come questa usanza sia iniziata. Molto utilizzata anche da registi, videogiochi e clip musicali, tante sono le cose e i fatti curiosi che ruotano attorno a questo simbolo incontrastato di Roma, da mettere praticamente sullo stesso piano del Colosseo, dei Fori Imperiali e delle altre meraviglie di Roma.

Di NikonZ7II - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11523014
Cinque curiosità che non tutti sanno sulla fontana di Trevi
La fontana di Trevi è la più grande fra le celebri fontane di Roma, costruita sulla facciata di Palazzo Poli dall’architetto Nicola Salvi. Cominciata nel 1732, la celebre fontana venne inaugurata più di 30 anni dopo, nel 1762. Nel corso dei secoli divenne una tappa obbligata per tutti i turisti, e non solo, che attraversavano la capitale. La sua popolarità crebbe a tal punto che, al giorno d'oggi, risulta essere non solo, probabilmente, la fontana più famosa al mondo, ma anche una delle attrazioni più visitate tra i turisti. Celebre la tradizione di lanciare monetine nella fontana come simbolo di buon augurio, esistono però varie storie su come questa usanza sia iniziata. Molto utilizzata anche da registi, videogiochi e clip musicali, tante sono le cose e i fatti curiosi che ruotano attorno a questo simbolo incontrastato di Roma, da mettere praticamente sullo stesso piano del Colosseo, dei Fori Imperiali e delle altre meraviglie di Roma.
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Perché si chiama fontana di Trevi 
Ci sono varie ipotesi circa il nome. La prima è che il nome “Trevi” sia uscito da “Trebium”, il luogo di provenienza nei pressi della Tiburtina. La seconda ipotesi dice che Trevi venga da “trivio”, ossia l'incrocio delle tre vie Collatina, Prenestina e Tiburtina, da cui scaturisce l'acqua. Con la terza ipotesi si fa riferimento a Iuturna, la ninfa invocata durante la siccità e che aveva un tempio chiamato “Trevi”.
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Il lancio della moneta 
Secondo la tradizione, lanciare una monetine dentro la fontana di Trevi, con le spalle girate verso Palazzo Poli, garantirebbe un futuro ritorno felice a Roma. L'introduzione del lancio della monetina nella fontana di Trevi è attribuita all'archeologo tedesco Wolfgang Helbig che soggiornò tra l'Ottocento e il Novecento a lungo a Roma. Lanciare due monete garantirebbe invece l'amore con una persona romana, mentre tre monete garantirebbero un matrimonio con la stessa persona.
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A chi vanno i soldi della fontana di Trevi
Il Comune di Roma ha deciso, fin dal 2006, che tutte le monetine che vengono raccolte dalla Fontana (che a conti fatti risultano essere un gruzzolo di circa 3000 euro al giorno) sono da destinare alla Caritas della capitale (ovvero un’associazione cristiana che si occupa dei poveri e bisognosi). Questo tuttavia non frena i delinquenti che tentano di recuperare le monete di notte, in modo non autorizzato, cosa illegale e punibile per legge. 
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Una credenza sull'acqua della fontana
Una seconda tradizione, quando dalla fontana si attingeva ancora acqua da bere (per secoli si è bevuto l’acqua della fontana, dato che era ritenuta migliore di tutte le altre in quanto poco calcarea. Oggi si usa solo per l’irrigazione e per le altre fontane) le donne ne facevano bere un bicchiere agli uomini che partivano, magari in guerra o per un lungo viaggio. Bicchiere che poi frantumavano in segno di augurio e fedeltà.
Youtube Frame/ https://www.youtube.com/watch?v=7_hfZoe9FHE
La fontana non poteva essere ignorata dal cinema
Ovviamente, con la nascita del Neorealismo e l'esplosione del cinema italiano, la fontana di Trevi è diventata uno dei luoghi più ripresi di Roma e forse della cinematografia occidentale. Uno dei capolavori di questa stagione cinematografica, famoso in tutto il mondo, è il film "La dolce vita" di Federico Fellini, del 1960, nel quale la stupenda Anita Ekberg si tuffa nella vasca, invitando Marcello Mastroianni a fare lo stesso.
01/01/1970
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